Nel passato molto si è discusso sulla vera patria del grande nostro pittore, e molti lo dissero mantovano ed altri ancora lo vollero ferrarese; ma la questione più dibattuta fu tra Padova e Vicenza, città vicine, ed entrambe rifulgenti di gloria artistica nell'epoca in cui visse il Mantegna. La verità è che il grande allievo dello Squarcione è nato nel 1431 a Isola di Carturo ora frazione del Comune di Piazzola in provincia di Padova. f: vero altresì che in quel tempo Isola era compresa nel territorio Vicentino perché apparteneva, come tuttora appartiene, alla Diocesi di Vicenza il Mantegna però si proclamava padovano, perché a Padova era venuto fin da bambino e qui apprese l'arte che lo rese immortale, perché la nostra città a quel tempo era come un faro Luminoso verso il quale venivano attirati i pittori veneti, uno dei suoi primi lavori eseguito nella nostra chiesa di S. Sofia nel 1448 lo firmò come «Andrea Mantegna Padovano di anni 17 d'età». A Padova sotto l'influenza. della scuola dello Squarcione e delle opere di Donatello volò alto nella gloria dell'arte e da qui, fatto maestro ed adulto, partì per Mantova ove dipinse in quel Palazzo Ducale dei Gonzaga, ma il suo capolavoro è una «Santa Eufemia» che trovasi nel Museo di Napoli. Il Mantegna morì a Mantova nel 1506, e solo nel 1925 il 25 ottobre la sua patria Isola di Carturo gli innalzò un decoroso monumento.
Il presunto autoritratto di Mantegna nella cappella Ovetari, distrutto dal bombardamento del 1944 |
|||